Con Giulia Galbiati, Jessica Cataleta e Helena Granchelli
“Signorina, si calmi”: fu questo il censorio, tagliente commento senza scampo ai versi che Antonia Pozzi aveva timidamente consegnato al suo professore di filosofia, Antonio Banfi, per averne un parere. Il discorso drammaturgico parte e ritorna qui, nel tentativo di raccontare attraverso voci, lettere, poesie e suggestioni la figura ancora poco nota di una poetessa che visse e si espresse intensamente e con passione ma nel sostanziale rifiuto o indifferenza di chi le stava intorno.
“Signorina, si calmi”: fu questo il censorio, tagliente commento senza scampo ai versi che Antonia Pozzi aveva timidamente consegnato al suo professore di filosofia, Antonio Banfi, per averne un parere. Il discorso drammaturgico parte e ritorna qui, nel tentativo di raccontare attraverso voci, lettere, poesie e suggestioni la figura ancora poco nota di una poetessa che visse e si espresse intensamente e con passione ma nel sostanziale rifiuto o indifferenza di chi le stava intorno.
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