Movimentate riflessioni sulla lettura spizzicando una pagina dopo l’altra da “Come un romanzo” di Daniel Pennac e dai libri sugli scaffali. «Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo “amare”… il verbo “sognare”… Naturalmente si può sempre provare. Dai, forza: “Amami!”, “Sogna!”, “Leggi!» Risultato? Niente. Forse la strategia deve essere un’altra. Forse il piacere di leggere condiviso in modo gratuito senza pretese di ritorni: è tutto ciò che deve essere. Consapevoli dei diritti del lettore – in primis di essere un non-lettore – liberi di leggere ovunque e qualsiasi cosa, di tacere, di saltare le pagine… ci siamo sentiti anche liberi di rileggerne qualcuna fino a memorizzarla, senza nascondere quando e quanto ci siamo immedesimati “danzando” per casa.
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