Come si diventava milanesi, a prescindere dal luogo di nascita? C’era un certo percorso formativo sul campo, certamente più difficile da completare che non il semplice nascere a Milano, che può anche essere frutto del caso. Alberto Rollo attraverso il suo libro ci racconta la sua esperienza, che è quella di molti.
Un Sentiero_Metropolitano sulle tracce del libro di Alberto Rollo “Un’educazione milanese”.
I baby-boomers, e in particolare quelli nati negli anni ’50 del secolo scorso, stanno percorrendo a grandi falcate il loro arco esistenziale, e la città della loro formazione cambia insieme a loro, anzi, ancora più in fretta. Ma attraversando, o anche solo toccando, alcuni luoghi dei quartieri Mac Mahon, Prealpi, Bovisa, Villapizzone, si possono rivivere le esperienze che hanno formato tanta parte di quella generazione a Milano. Il lavoro, lo studio e la famiglia ancorata a valori tradizionali, ma poi anche l’insofferenza per questi schemi, la rottura, la contestazione e la lotta, che non sono però ribellismo fine a sé stesso, ma contengono sempre la spinta a migliorare il mondo – se possibile – e sé stessi. Le scene davanti alle quali questa vicenda si svolge non sono presenze di compensato o cartapesta, sono le quinte della città di Milano. Sono anch’esse protagoniste, libro da sfogliare, e noi ci faremo raccontare qualche cosa.
Itinerario: Pepe, Dogana Farini, Monumentale, Messina, Villa Simonetta, giardinno Bonelli, Arimondi, S. Spirito alla Ghisolfa, Rinnnovata Pizzigoni, parco Testori (Q.re Campo dei Fiori), Grigna, M.te Generoso
Fine: piazza Prealpi – Circolo Combattenti e Reduci – Sez. Cagnola.
Libri:
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